Dopo che al gatto viene emessa una diagnosi di ipertiroidismo, si decide se sottoporre il gatto a terapia farmacologica con compresse oppure a una dieta con mangime specifico per controllare la funzionalità renale e la pressione sanguigna dopo l'inizio della terapia, dopo che i livelli ormonali sono normalizzati.
L'ipertiroidismo infatti può nascondere un’insufficienza renale: sapere se la condizione influisce sulla funzionalità dei reni prima di decidere quale terapia sia migliore per il gatto è fondamentale. È importante controllare anche la pressione sanguigna prima e dopo l'inizio della terapia farmacologica o la dieta.
Prima della terapia con iodio radioattivo
I gatti che seguono una terapia farmacologica per l'ipertiroidismo, prima dell’iniezione di iodio radioattivo non devono assumere ormoni tiroidei per 10 giorni. I gatti che seguono una terapia dietetica non devono assumere questo mangime per almeno 10 giorni. Per stabilire la dose di iodio radioattivo da somministrare al gatto si effettua un esame del sangue volto a stabilire l’esatta concentrazione dell'ormone tiroideo T4 circa 3 giorni prima del trattamento.
Circa due mesi dopo il trattamento con iodio radioattivo, il livello di T4 viene controllato di nuovo. Talvolta questo valore si alza o si abbassa nuovamente, fino a sei mesi dopo la terapia. In generale la maggior parte dei gatti ha livelli normali dopo la terapia, e diventa quindi eutiroidea. Nelle ricerche di ampio raggio, questo gruppo riguarda circa l’80-90% dei pazienti. Alcuni rimangono ipertiroidei e devono subire un ulteriore trattamento con iodio sei mesi dopo. Alcuni gatti infine diventano ipotiroidei, cioè il livello di ormoni è troppo basso dopo il trattamento e dovranno assumere farmaci per riequilibrare la situazione.