Il microchip del gatto

Il microchip per l'identificazione del gatto sta diventando obbligatorio in molte regioni italiane: associare il gatto al proprietario sarà più facile in caso di smarrimento o fuga spontanea, ogni veterinario potrà segnalarvi il ritrovamento.

Il microchip è già obbligatorio per tutti i cani: ma ora in molte regioni viene richiesto anche per i gatti domestici e viene iniettato sottopelle tra le scapole. Per il gatto non è un fastidio: l'effetto è come quello di una normale puntura per la vaccinazione. 

Non richiede sedazione poiché l'iniezione non è affatto dolorosa: può avvenire a partire da 6 settimane di età, dopo di che il gatto sarà identificabile a vita. Tutti i chip hanno un numero identificativo unico, che viene registrato ed associato al proprietario: se il gatto cambia di proprietario basterà segnalarlo all'ente competente per associare nuovamente il codice!

Per vedere il numero identificativo di un gatto microchippato è necessario un lettore speciale in dotazione alle forze di polizia, ai veterinari, ai gattili, ai rifugi, ecc.

Nelle nostre strutture il personale è dotato di lettore del microchip per poter riconoscere un gatto anche smarrito. 

Importante ricordare che il microchip è obbligatorio per i gatti già in alcune regioni ma che a prescindere dalla legge per la sua sicurezza è molto importante identificarlo! Naturalmente se si intende portare il gatto all'estero, il microchip è obbligatorio per i viaggi con il passaporto europeo!

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