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Ipotiroidismo

L'ipotiroidismo è una malattia della ghiandola tiroide piuttosto frequente nel cane e rarissima nel gatto.

Molte malattie non tiroidee possono presentare segni clinici simili all'ipotiroidismo nel cane. L'ipotiroidismo è una malattia per la quale il trattamento medico offre ottime chance di successo nel cane. Al fine di aiutare i proprietari e sensibilizzare nei confronti della malattia, in questa pagina sono riportate le domande che più frequentemente vengono poste al veterinario dai proprietari. Ogni domanda è seguita da una breve risposta. 
Nel caso il lettore voglia ricevere più informazioni può contattare il Dr. Eric Zini, responsabile del settore specialistico di Medicina Interna, al seguente indirizzo email: 
eric.zini@anicura.it

Che cos'è l'ipotiroidismo? 
È una condizione patologica caratterizzata dalla diminuita produzione degli ormoni tiroidei, quali la tiroxina (T4) e la triiodotironina (T3); è comune nei cani mentre è estremamente rara nei gatti.

Quali sono gli ormoni tiroidei e a cosa servono? 
Gli ormoni tiroidei sono prodotti dalla tiroide e sono rilasciati nel torrente circolatorio sotto la stimolazione dell'ormone tireotropina (TSH) prodotta dall'ipofisi. L'ipofisi è regolata a sua volta dall'ormone di rilascio della tireotropina (TRH) prodotto dall'ipotalamo. Gli ormoni tiroidei hanno moltissime funzioni nell'organismo. Supportano l'attività metabolica di molti tessuti dell'organismo ed aumentano il consumo di ossigeno. Il T3 è circa tre-quattro volte più potente del T4. 

Quali forme di ipotiroidismo esistono nel cane e nel gatto? 
L'ipotiroidismo può essere acquisito oppure congenito. 
L'ipotiroidismo congenito è estremamente raro nei piccoli animali. I cani ed i gatti affetti sono spesso diagnosticati da cuccioli. Alla visita clinica sono più piccoli (nanismo) poiché lo sviluppo scheletrico è rallentato, e possono apparire più stanchi e letargici poiché l'attività mentale è anch'essa rallentata. Inoltre, la cute può presentare aree alopeciche. La malattia è più comunemente dovuta ad un disturbo congenito della tiroide. La tiroide dei cani e gatti affetti da ipotiroidismo congenito non è in grado di sintetizzare gli ormoni tiroidei. L'ipotiroidismo congenito è ereditario in alcune razze di cani, tra le quali i Toy Fox Terrier ed i Rat Terrier. 
L'ipotiroidismo acquisito è distinto in primario, secondario e terziario, a seconda della localizzazione del disturbo. Si parla di ipotiroidismo primario nel caso in cui sia la tiroide ad essere affetta da un processo patologico che ne pregiudica la funzionalità; in questo caso le forme più comuni sono le tiroiditi linfocitarie e le atrofie tiroidee. Le forme secondarie interessano l'ipofisi e sono caratterizzate da una carenza di TSH e quelle terziarie sono caratterizzare da una carenza di TRH. Le forme secondarie sono state raramente descritte e quelle terziarie non sono mai state descritte nel cane. 

Quando devo sospettare l'ipotiroidismo nel mio cane? 
Gli ormoni tiroidei sono coinvolti nel metabolismo di quasi tutte le funzioni dell'organismo; una loro carenza induce quindi un quadro clinico aspecifico, comune a molte altre malattie. 
L'età media di insorgenza dell'ipotiroidismo acquisito è di 7 anni e le razze canine che risultano maggiormente a rischio sono i Golden Retriever ed i Doberman. I segni clinici più frequenti sono la letargia, l'ottundimento mentale, l'incremento del peso (con appetito ridotto o normale), l'intolleranza all'esercizio e al freddo. Non è raro che un cane ipotiroideo sia sovrappeso od obeso. Circa i due terzi dei cani ipotiroidei presenta inoltre anomalie cutanee, quali alopecia, seborrea, ipercheratosi ed iperpigmentazione. La cute dei cani ipotiroidei è predisposta nei confronti della infezioni batteriche. Altre alterazioni che si possono osservare, sebbene siano meno frequenti e dibattute, sono i disturbi della riproduzione, i disturbi neurologici (paralisi laringea, megaesofago, cambiamenti del comportamento), le alterazioni oculari (depositi di colesterolo corneale, lipemia della camera anteriore) e dell'apparato cardiocircolatorio. 

Come si diagnostica l'ipotiroidismo nel cane? 
Le alterazioni più frequentemente osservate negli esami del sangue dei cani ipotiroidei sono una lieve anemia, un aumento di grado variabile del colesterolo e dei trigliceridi. Tali alterazioni sono tuttavia aspecifiche. Pertanto, per poter confermare la diagnosi è necessario effettuare degli esami supplementari. Nei cani con segni clinici riferibili all'ipotiroidismo, la misurazione di alcuni ormoni è fondamentale, come spiegato di seguito. 
Gli ormoni che possono essere quantificati nel sangue sono il T4 totale e libero, il T3 totale, il TSH basale. 
La misurazione del T4 totale è altamente sensibile ma relativamente specifica. Pertanto, un risultato normale ci consente di escludere con buona sicurezza l'ipotiroidismo mentre un valore più basso del normale potrebbe osservarsi sia nei cani ipotiroidei che nei cani affetti da malattie diverse. Molte malattie non tiroidee possono infatti ridurre la concentrazione di T4 totale. 
La misurazione del T4 libero è altamente sensibile e molto specifica. Pertanto, un risultato normale ci consente di escludere con buona sicurezza l'ipotiroidismo ed un valore più basso del normale è più facilmente dovuto all'ipotiroidismo. In altre parole, diversamente dal T4 totale, le malattie non tiroidee non tendono a ridurre la concentrazione di T4 libero. Il T4 libero rappresenta il singolo test più accurato per diagnosticare l'ipotiroidismo nel cane. 
La misurazione del T3 totale è poco accurata in quanto si osservano valori fluttuanti anche nei cani sani. 
La misurazione del TSH è moderatamente sensibile e molto specifica. Molti cani ipotiroidei possono avere il TSH normale. 
Il quadro tipico di un cane affetto da ipotiroidismo (primario) è caratterizzato da valori di T4 totale e libero più bassi del normale e di TSH più elevati. 
L'esecuzione di ecografie, scintigrafie e biopsie della tiroide e la misurazione degli anticorpi anti-T3, anti-T4 e anti-tireoglobulina possono essere di ulteriore ausilio diagnostico nei casi più complessi. 

Come si tratta l'ipotiroidismo nel cane? 
La terapia di scelta dell'ipotiroidismo consiste nella somministrazione di ormoni tiroidei sintetici per via orale, in particolare la L-tiroxina (T4). Il T3 sintetico non viene invece comunemente utilizzato, se non in alcuni cani ipotiroidei nei quali la L-tiroxina (T4) sembra dare pochi benefici. 
Il migliore indicatore del successo della terapia dei cani ipotiroidei è rappresentato dalla risoluzione della sintomatologia clinica e delle alterazioni osservate negli esami del sangue, nonché dalla normalizzazione degli ormoni tiroidei (T4 totale). Il monitoraggio dei cani ipotiroidei prevede visite periodiche dal veterinario. Inizialmente i controlli sono effettuati ogni 2-4 settimane, o secondo necessità. Successivamente, se il cane ipotiroideo è clinicamente stabile, i controlli sono effettuati ogni 4-6 mesi. 

Si può guarire dall'ipotiroidismo? 
La guarigione dei cani affetti da ipotiroidismo non è descritta. La terapia sostitutiva con L-tiroxina deve pertanto essere somministrata a vita. 

I cani possono morire per l'ipotiroidismo? 
Nella maggior parte dei cani ipotiroidei la prognosi è buona se la terapia è somministrata correttamente. La prognosi può essere invece riservata nei cani ipotiroidei non trattati, se la diagnosi è tardiva. Talvolta, i cani non trattati per lungo tempo possono essere portati dal veterinario in condizioni molto gravi. In questi casi, il cane si presenta fortemente abbattuto o letargico, con temperatura corporea, pressione sistemica e frequenza cardiaca ridotte e mixedema (accumulo di liquidi nel sottocute, soprattutto della testa). I cani portati dal veterinario in queste condizioni sono in una situazione critica, possono andare in coma e morire.

 

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