Farlo mangiare bene per guarire prima

Cosa dobbiamo fare se il nostro cane vomita? E soprattutto se continua a stare male e rimettere, dobbiamo preoccuparci? Come al solito dobbiamo parlarne con il nostro veterinario ma vediamo quando e perchè...

Il cane normalmente dovrebbe ogni giorno bere circa 50 ml di liquidi per ogni chilo del suo peso. Sono liquidi che comprendono l'acqua, che deve essere sempre fresca e disponibile in una ciotola, e i succhi presenti nella sua pappa. 

Se però non sta bene e vomita, il fabbisogno giornaliero può persino raddoppiare. Ecco perchè l'alimentazione specifica per la guarigione è molto importante e gli episodi di vomito devono essere oggetto di attenzione. 

Cosa facciamo quindi se il cane vomita? Vediamo le varie possibilità: 

Vomita e si rifiuta di bere

Spesso il cane che ha avuto diarrea o vomito non sta bene e non ha voglia di bere volontariamente: quindi bisognerà somministrargli acqua fresca, acqua di cottura del riso o altre soluzioni reidratanti. Bisognerà provare con un cucchiaio oppure con una siringa senza ago che può succhiare. Se il cane non riesce a trattenere i liquidi oppure se il suo stato di salute generale peggiora, inutile dirlo, bisogna andare dal veterinario che è la persona giusta con cui parlarne per capire che cosa ha causato il malessere.

Come fare a nutrirlo

Per un cane che mostra vivacità e che tutto sommato sta bene ma che ha un po' di vomito o diarrea ci sono consigli utili che possiamo vedere di seguito, ma la dieta dovrebbe essere personalizzata quindi il consiglio rimane sempre quello di verificare con un veterinario e possibilmente con un nutrizionista. Ma vediamo di seguito un approccio che può aiutare in casi di malessere lieve: 

Giorno 1

Se il cane non mangia per mezza giornata, al massimo un giorno (lasciando sempre per lui l'acqua a disposizione) non è un motivo di grande preoccupazione: ma se nonostante tutto il cane continua a vomitare, bisogna portarlo dal veterinario. 

Giorno 2

A questo punto bisogno offrire un cibo dietetico: riso ben cotto, preparato con un volume di acqua pari a due o tre volte quello del riso, un po’ di pesce bianco cotto o pollo cotto da mischiare al riso. Si consiglia di dare piccole quantità di cibo, circa ogni due ore, e lasciare il cane senza cibo durante la notte. Il contenuto extra di acqua nel cibo riduce la sete dell'animale e soprattutto il rischio di disidratazione. Al posto di pesce e riso, è possibile altrimenti acquistare un mangime dietetico apposito dal veterinario (è disponibile nelle cliniche AniCura se avete bisogno di consigli).

Giorno 3

Se le condizioni del cane continuano a migliorare e le perdite di liquidi sotto forma di vomito e diarrea si sono ridotte, si può aumentare la porzione di cibo. Si può dare del riso ben cotto, preparato con una quantità normale o leggermente superiore di acqua (10% in più). Aggiungere preferibilmente pesce bianco cotto o pollo cotto nella proporzione di 3-4 parti di riso e 1 parte di proteine (pesce/pollo).

A partire dal giorno 4

Proseguire la dieta preferibilmente per circa due giorni dopo che vomito e diarrea si sono risolti. La quantità di cibo dietetico può aumentare, mentre la frequenza dei pasti viene contemporaneamente ridotta. Tra il quarto e il quinto giorno si può iniziare a reintrodurre il normale cibo per cani.

Ci sono casi però in cui seguire la dieta a casa è un rischio e bisogna invece portare immediatamente il cane dal veterinario:

  • Episodi ripetuti di vomito: solo i cani che mostrano episodi singoli e sporadici di vomito possono essere curati a casa, altrimenti bisogna parlarne con un veterinario
  • Ingestione di cibi velenosi o corpi estranei che causano il vomito
  • Presenza di sangue nel vomito o nelle feci
  • Debolezza oppure febbre (>39°C)

Cibi da evitare

In caso di vomito bisogna evitare di dare al cane latticini, avanzi di cibo, grandi quantità di proteine, masticabili o cibo speziato. Evitare anche i “bocconcini” o le “ricompense” sotto forma di polpette, wurstel o salumi ecc finché il cane non riacquista una normale funzione intestinale. 

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