Vomito e diarrea nel gatto: quando preoccuparsi?

Cosa sono vomito e diarrea?

Nel gatto vomito e diarrea sono problemi molto comuni: non sempre è necessaria una visita veterinaria ma è bene sapere quando invece bisogna preoccuparsi.

Il vomito, spesso preceduto da segni di nausea come intensa salivazione sforzi addominali anche violenti, insieme alla diarrea, caratterizzata da perdita di consistenza delle feci, a volte urgenza di defecare e aumento del numero di defecazioni al giorno sono, prima di tutto, dei meccanismi di difesa dell’organismo che, in questo modo, cerca di allontanare qualcosa di nocivo con cui è entrato in contatto.

Per questo motivo, episodi sporadici non devono destare preoccupazione, se si risolvono spontaneamente nell’arco di 24 – 48 ore e l’animale si mostra attivo, vitale e mangia regolarmente.

Colore del vomito nel gatto

Il vomito può avere caratteristiche e colorazioni differenti.

  • vomito trasparente e contenente schiuma: indicativo di succhi gastrici e saliva
  • vomito giallo: bile
  • colore rosato o con granuli scuri “a fondo di caffè”:indicativo della presenza di sangue.

Il vomito del gatto può contenere:

  • cibo non digerito o digerito parzialmente, soprattutto quando avviene pochi minuti dopo ingestione rapida e vorace del pasto
  • fili d’erba
  • parassiti, in genere Ascaridi, che appaiono come corti spaghetti trasparenti o bianchi.

Come si può presentare la diarrea?

La diarrea è caratterizzata da una perdita di consistenza delle feci, che possono essere da pastose fino a completamente liquide.

Le caratteristiche a cui bisogna fare attenzione e che devono essere riportate al veterinario per indirizzarlo in una diagnosi, sono:

  • presenza di urgenza: defecazione al di fuori della lettiera, soprattutto in gatti anziani o debilitati che hanno difficoltà a muoversi
  • fastidio o dolore alla defecazione: il gatto si mette in posizione molte volte prima di defecare, entra e esce nervosamente dalla lettiera, in alcuni casi può lamentarsi con vocalizzazioni durante l’evacuazione
  • aumento del numero di defecazioni nell’arco della giornata: sono normali 1 o 2 defecazioni al giorno, un numero superiore è indice di un problema
  • di tracce di sangue nelle feci del gatto: rosso vivo in caso di problemi del tratto terminale dell’intestino, nero se proveniente dallo stomaco o dal primo tratto intestinale
  • presenza di muco: visibile come una pellicola biancastra che ricopre le feci o, quando particolarmente abbondante, come una sostanza gelatinosa color ruggine che accompagna o segue immediatamente l’emissione delle feci.

Gatto: vomito e diarrea, quando andare dal veterinario?

Ci sono situazioni che devono subito allarmarti e richiedere una visita dal tuo medico.
Tra queste ricordiamo:

  • gattini con meno di 60 giorni di vita: se la sintomatologia non si risolve in poche ore potrebbero andare incontro velocemente a disidratazione e ipoglicemia, non possedendo ancora un sistema metabolico competente né riserve energetiche adeguate a sopportare il digiuno
  • persistenza di vomito e diarrea intensi per più di 48 ore, perché potrebbero provocare squilibri elettrolitici e disidratazione
  • se il vomito e/o la diarrea sono accompagnati da altri sintomi come abbattimentoriluttanza a muoversirifiuto del cibo etc.
  • presenza di sangue vivo o digerito (aspetto del vomito detto “a fondo di caffè”) nel vomito
  • feci molto scure (melena) potrebbero indicare la presenza di ulcere gastriche o intestinali.
    Tale situazione necessita di indagini approfondite come ecografia e/o endoscopia gastroenterica
  • sospetta ingestione di tossiciad esempio ingestione di foglie di piante da appartamento tossiche come la Stella di Natale o la Diffenbachia.
    In questo caso il vomito e la diarrea potrebbero essere i primi sintomi di un quadro più grave, il soggetto andrebbe visto con urgenza per cercare di favorire la tempestiva eliminazione del tossico
  • Sospetta ingestione di corpi estranei, come fili, nastri, frammenti di ossa o di giocattoli, etc.
    Potrebbero provocare l’ostruzione gastrica in corrispondenza del piloro, oppure impegnarsi nell’intestino provocando occlusione.

Cause frequenti di vomito e diarrea

Cambi improvvisi di alimentazione.

In genere, in questo caso, il vomito e la diarrea osservati sono di lieve-media entità e possono essere alleviati somministrando fermenti lattici.

A questo proposito, ricordo che fermenti lattici specifici per il gatto sono più efficaci di fermenti ad uso umano, come l’enterogermina.

Intolleranze alimentari

Di solito provocano una infiammazione cronica, che provoca episodi di vomito e diarrea autolimitanti ma ricorrenti con un’intensità che tende ad aumentare gradualmente nell’arco delle settimane e dei mesi. In questo caso è bene rivolgersi a nutrizionista che valuti la necessità di fare una dieta a esclusione per porre in evidenza la fonte alimentare del problema.

Corpi estranei gastrici o intestinali

Giocattoli, noccioli, nastri, sono oggetti che potrebbero essere assunti dai gatti che ci giocano molto volentieri.
La sintomatologia in questi casi è solitamente acuta, cioè si instaura nel giro di poche ore e può richiedere la rimozione meccanica del corpo estraneo.
Questa può avvenire per via endoscopica, se il corpo estraneo è a livello gastrico e di dimensioni adeguate o chirurgica, negli altri casi, per ottenere la guarigione.

Infestazioni parassitarie

Ascaridi, Coccidi, Giardia e altri, possono provocare sia vomito che diarrea.
La diagnosi avviene tramite un esame delle feci.
La prevenzione delle parassitosi intestinali, attraverso esami delle feci programmati nel tempo, è pratica molto utile e altamente consigliata per non incorrere in questo problema, purtroppo molto frequente.
Questa è pratica prevista nei nostri piani salute del gatto.

Infezioni batteriche o virali dell’intestino

Più frequenti nei cuccioli, possono richiedere l’ospedalizzazione del soggetto se i sintomi sono gravi e accompagnati da febbre, anoressia, abbattimento.

Pancreatite

Si presenta con vomito e diarrea e può essere acuta, con sintomi solitamente più eclatanti o cronica, con sintomi spesso meno violenti ma che perdurano nel tempo.
La diagnosi viene effettuata tramite ecografia ed esami del sangue specifici per la funzionalità pancreatica.

Epatopatie (patologie a carico del fegato) e insufficienza epatica

In queste circostanze, al vomito e diarrea si possono accompagnare altri sintomi quali tremori e colorito giallognolo delle mucose e della cute.

La diagnosi richiede ecografia addominaleesami del sangue specifici e, in casi particolari, TC dell’addome.

Insufficienza renale acuta e cronica.

Di solito caratterizzata, oltre che dal vomito e dalla diarrea, da un marcato aumento della sete e della diuresi. La diagnosi richiede esami del sangueecografia addominale ed esame delle urine.
Anche in questo caso, il periodico controllo di alcuni parametri ematici e delle urine si è dimostrato un efficace metodo di prevenzione dell’insufficienza renale, in particolare della forma cronica che colpisce un numero molto cospicuo di gatti, soprattutto in età avanzata.

Disordini Endocrini

Patologie quali il Diabete Mellito o l’Ipertiroidismo possono dare vomito e/o diarrea.
Spesso, i soggetti hanno grande appetito ma perdono vistosamente peso.
La diagnosi richiede esami specifici ematologici e delle urine con ecografia addominale.
Anche in questo caso, l’individuazione di parametri ematici irregolari ai primissimi stadi della malattia, (coem consigliato nei nostri piani salute) consente di intervenire per tempo e con risultati più soddisfacenti nella terapia e qualità di vita del paziente.

Ingestione di tossici

Piante tossiche, insetticidi, liquido antigelo, provocano sintomatologia acuta.
Se esiste il sospetto di questo problema è consigliabile una visita urgente dal veterinario che, a seconda dello stato clinico del paziente e del tipo di tossico ingerito, potrà decidere se effettuare una lavanda gastrica per rimuovere la sostanza ingerita.

Somministrazione prolungata di farmaci.

Tra i farmaci che possono causare vomito e diarrea nel gatto ricordiamo:

  • antinfiammatori
  • cortisone
  • alcuni antibiotici
  • chemioterapici

In questi casi, è bene avvertire il medico curante che potrà decidere, in base alla situazione di ogni singolo paziente, di sospendere la terapia in corso oppure proseguirla associando un gastroprotettore e/o dei fermenti lattici.

Neoplasie gastriche ed intestinali

Sono patologie che riguardano più frequentemente il gatto adulto/anziano e che possono dare sintomi sia per ostruzione meccanica del transito del cibo sia per ulcerazione della superficie.
La diagnosi definitiva richiede in genere una biopsia o una citologia che, a seconda della sede del problema, potrà essere effettuata per via endoscopica, chirurgica o percutanea ecoguidata.

Come visto, il vomito e la diarrea sono segni clinici comuni a molte malattie sia di origine gastro-enterica, cioè che riguardano direttamente stomaco e intestino, sia di origine extra gastroenterica, cioè patologie che hanno ricadute su stomaco e intestino, ma origine altrove, ad esempio nei reni, nel fegato, etc.

Per individuare l’origine di questi problemi, come abbiamo visto, oltre alla visita clinica, sono necessari approfondimenti, come

Nei casi più seri può essere indicato il ricovero in Clinica per le terapie di supporto come la reidratazione, gastroprotezione e altre cure indicate.

Quando è possibile individuarla, la terapia è adattata alla causa, come nel caso di una terapia antibiotica se presente infezione batterica o la rimozione chirurgica di un corpo estraneo che occlude l’intestino, associate e il monitoraggio clinico del soggetto.

Bene, per oggi è tutto. 

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